Intervento del Segretario della CEI sul M.P. “Mitis Iudex”

galantino

Con una lettera circolare del 17 dicembre 2015 indirizzata ai vicari Giudiziari dei Tribunali Ecclesiastici Regionali, il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino, è intervenuto con alcune esplicazioni in relazione al Motu Proprio “Mitis Iudex” che riforma alcune procedure del processo canonico per la dichiarazione di nullità matrimoniale. In particolare, il testo della CEI prende in considerazione l’abrogazione del M.P. “Qua cura” di Pio XI, che aveva istituito in Italia i Tribunali Ecclesiastici Regionali per la trattazione delle cause matrimoniali e la nuova situazione che si viene oggi a configurare per i Tribunali diocesani e interdiocesani, ai sensi del can. 1673, §. 2, del CIC, come novellato dal M.P. “Mitis Iudex”.

La CEI non manca di rilevare alcuni gli aspetti relativi al personale e ai costi relativi alla costituzione di “eventuali” (così il testo) Tribunali diocesani e interdiocesani per le cause matrimoniali. Si sottolinea anche il contemperamento tra una “giusta e dignitosa retribuzione degli operatori dei Tribunali” ed il “principio della gratuità delle procedure”.

Per quanto riguarda le questioni ancora aperte, relative in particolare alla trattazione delle cause in corso e all’introduzione delle nuove cause, si rimanda ad un successivo approfondimento.

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Qui il testo Circolare CEI prot. n. 853/2015 (dal sito internet della CEI)

Qui il link alla pagina dedicata alla questione (dal sito della CEI – Ufficio per i problemi giuridici)

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