Motu proprio di Papa Francesco “Communis vita” modifica cann. 694 e 729 CIC

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Un religioso che si rende irreperibile per un anno decade dal suo istituto. E’ questa  una delle innovazioni introdotte da Papa Francesco con il Motu proprioCommunis vita che va a modificare alcune norme del Codice di diritto canonico, in tema di diritto dei religiosi. Il documento, approvato il 12 marzo 2019, entra in vigore dal successivo 10 aprile. “Il Codice di diritto canonico – scrive il Pontefice nel documento – impone al Superiore di ricercare il religioso illegittimamente assente per aiutarlo a ritornare e a perseverare nella propria vocazione (cfr can. 665 §2 CIC)”.

Di fatto però avviene non di rado che il Superiore non sia in grado di rintracciare il religioso assente e sia pertanto particolarmente difficoltoso dar seguito alle procedure previste in questi casi. Proprio per rispondere a questa esigenza, per dare comunque certezza giuridica alla situazione di fatto ed al fine di aiutare gli istituti a osservare la necessaria disciplina e poter procedere alla dimissione del religioso illegittimamente assente, soprattutto nei casi di irreperibilità, il Pontefice stabilisce di aggiungere al can. 694 § 1 CIC – tra i motivi di dimissione ipso facto dall’istituto – anche l’assenza illegittima prolungata dalla casa religiosa, protratta per almeno dodici mesi continui.

Vengono pertanto riscritti i cann. 694 e 729 CIC.

- Qui il testo del provvedimento [link esterno al Bollettino della Sala stampa della anta Sede]

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