La riforma del processo canonico di nullità matrimoniale voluta da Papa Francesco

matrimonio

E’ stata varata la riforma del processo canonico di nullità matrimoniale, con due lettere in forma di Motu proprio promulgate da Papa Francesco il 15 agosto 2015 e pubblicate l’8 settembre. Si tratta dei documenti Mitis iudex Domimus Iesus e Mitis et misericors Iesus, che intervengono rispettivamente sulle procedure previste dal Codice di diritto canonico della Chiesa latina e dal Codice dei canoni delle Chiese orientali. La riforma arriva dopo i lavori della speciale Commissione voluta da Bergoglio, istituita nell’agosto 2014 proprio per elaborare una proposta organica di semplificazione del processo matrimoniale canonico.

I punti essenziali del nuovo intervento normativo sono stati illustrati nel corso di una Conferenza presso la Sala stampa della Santa Sede a cui hanno preso parte mons. Pio Vito Pinto, Decano del Tribunale della Rota Romana e Presidente della Commissione che ha elaborato il progetto, il Card. Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi, mons. Dimitrios Salachas, Esarca apostolico di Atene per i cattolici di rito bizantino, mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, Segretario della Congregazione per la dottrina della Fede, mons. Alejandro W. Bunge, Prelato uditore rotale e p. Nikolaus Schoch, Promotore di giustizia sostituto presso la Segnatura apostolica.

Tra gli aspetti più importanti della riforma la modifica della composizione dei Tribunali, con il Vescovo diocesano che assume maggiori responsabilità come giudice della sua chiesa particolare. Nei tribunali collegiali, mantenuto che il preside deve essere chierico, si apre alla possibilità della presenza di due giudici laici. Ove non sia possibile costituire un Tribunale collegiale, la causa può essere decisa anche da un giudice unico chierico.

Altra novità importante è l’abolizione del principio della doppia sentenza conforme: non sarà più obbligatorio appellare ex officio a un secondo grado e potrà diventare esecutiva la sentenza di primo (e unico) grado.

Istituito anche un rito speciale molto più celere (processus brevior), quando la causa è proposta congiuntamente da entrambe le parti, e le prove sono chiare ed evidenti nel senso della nullità del matrimonio.

Le nuove norme entrano in vigore a partire dall’8 dicembre 2015. Come ha sottolineato il Decano della Rota, si tratta di una riforma che incide in termini rilevanti nel settore e viene dopo trecento anni in cui il processo matrimoniale era rimasto sostanzialmente immutato, a seguito degli interventi voluti da Papa Lambertini (Benedetto XIV) e Papa Pio X. Mons. Pinto, nel corso della conferenza stampa, ha anche annunciato che il Tribunale della Rota ha elaborato al suo interno una proposta per rendere gratuiti i giudizi e nel contempo assicurare un giusto ristoro al lavoro degli avvocati.

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Il testo dei provvedimenti della riforma (dal sito internet della Santa Sede)

Motu proprio Mitis iudex Dominus Iesus (per la Chiesa latina)

Motu proprio Mitis et misericors Iesus (per le Chiese orientali)

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Il video integrale della Conferenza stampa di presentazione della riforma (8 settembre 2015)

dal canale youtube della Sala stampa della Santa Sede

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