Gli effetti della riforma operata dal M.P. Mitis Iudex: le riflessioni degli esperti

Come noto, l’8 dicembre 2015 è entrato in vigore il M.P. Mitis Iudex, promulgato da Papa Francesco il precedente 15 agosto, che riforma alcuni importanti aspetti del processo canonico di nullità matrimoniale, in particolare abolendo la necessità di una doppia pronuncia conforme per l’esecutività di una sentenza di nullità e attribuendo una maggiore responsabilità ai Vescovi diocesani come giudici, soprattutto nei casi in cui troverà applicazione il nuovo processus brevior. La dottrina e gli operatori si interrogano sul significato di questa riforma e sugli effetti che potrà determinare, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, dove, per le cause matrimoniali, esiste una sistema di circoscrizioni giudiziarie sovradiocesane che fanno capo ai Tribunali ecclesiastici regionali.
Dopo aver dato spazio agli orientamenti espressi dal Pontificio consiglio per i testi legislativi su alcune questioni sollevate dalla riforma (leggi qui), ad utilità soprattutto degli operatori del settore e di quanti vogliono approfondire le implicazioni concrete derivanti dal M.P. Mitis Iudex, raccogliamo di seguito alcuni tra i primi interventi della migliore dottrina che si è espressa su questa materia.
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