Sussidio della Rota sull’applicazione del Mitis Iudex

rota

Il 3 febbraio è stato pubblicato dal Tribunale apostolico della Rota romana il “Sussidio applicativo del Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus”, una sorta di vademecum per gli operatori su come applicare in termini operativi la riforma del processo di nullità matrimoniale voluta da Papa Francesco. Ne dà notizia il quotidiano cattolico “Avvenire”, definendo il vademecum quale “strumento tecnico per chiarire i dubbi residui”.

Il testo di una settantina di pagine è diviso in tre capitoli – oltre ad alcune appendici – che hanno lo scopo di dare indicazioni in ordine alle questioni “concernenti i modi, i tipi, le persone, le figure” riguardanti sia il processo ordinario che il nuovo processus brevior.

Si ribadisce la centralità del vescovo quale giudice a livello locale. Per questo l’ordinario è figura insostituibile nell’amministrazione della giustizia canonica, che ha facoltà di erigere un proprio tribunale diocesano per le cause matrimoniali, oppure di aderire a un tribunale interdiocesano. In relazione al processus brevior, il vescovo è giudice ma per istruire il processo viene coadiuvato dagli esperti a sua disposizione.

Da un punto di vista pastorale, viene fortemente sollecitata nell’ambito diocesano un’attenzione per i fedeli che, alla luce di un fallimento, vogliono verificare la nullità del proprio matrimonio.

Il Sussidio offre indicazioni anche sul modo di interpretare gli “indizi di nullità”: questi non sono di per sé capi di nullità, ma devono sempre essere sostenuti da testimonianze e altri documenti che li possano corroborare. Restano in sostanza “elementi sintomatici di invalidità”, che, ai fini di una pronuncia di nullità, devono essere suffragati da altre circostanze.

.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA Image
Refresh Image

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>