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Motu proprio del Papa trasferisce alla nuova Segreteria per l’economia le funzioni della Sezione ordinaria dell’APSA

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Con Motu proprio dell’8 luglio 2014, pubblicato su L’Osservatore Romano del 10 luglio, Papa Francesco ha trasferito le competenze della Sezione ordinaria dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) alla Segreteria per l’economia, il nuovo Dicastero economico istituito con il Motu proprio “Fidelis dispensator et prudens” del 24 febbraio 2014. A pochi giorni dalla fine della quinta sessione di lavoro del Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia (il cosiddetto C-8, diventato C-9 con l’inserimento nel gruppo del cardinale Segretario di Stato), prende dunque forma concretamente il nuovo assetto della governance economica della Santa Sede, con le modifiche degli artt. 172-175 della Costituzione apostolica “Pastor Bonus” sulla Curia romana.

Riforma del diritto penale: il Card. Coccopalmerio ne anticipa alcuni punti

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Prosegue con impegno il lavoro di riforma del libro VI del Codex sul diritto penale canonico. Lo ha detto il Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi, intervenuto sabato 8 marzo 2014 a Cagliari per l’inaugurazione dell’anno giudiziario al Tribunale ecclesiastico della Sardegna. A distanza di circa quattro anni dall’inizio dei lavori di riforma, è arrivato il tempo delle prime conclusioni: Coccopalmerio ne ha voluto anticipare tre di particolare rilevanza.

Motu proprio di Papa Francesco per il contrasto del riciclaggio

In data 8 agosto il Santo Padre Francesco ha emesso un Motu proprio per la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa. In continuità con l’azione già intrapresa da Benedetto XVI in questo ambito con il Motu proprio del 30 dicembre 2010 per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario, il presente Motu proprio rinnova l’impegno della Santa Sede al fine della prevenzione e del contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Intervento di Mons. Mamberti sulle nuove leggi penali dello SCV

Le leggi approvate l’11 luglio 2013 dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano realizzano un intervento normativo di ampia portata, richiesto in funzione del servizio che questo Stato, assolutamente peculiare ed unico nel suo genere, è chiamato a svolgere a beneficio della Sede apostolica. La finalità originaria e fondamentale del Vaticano, consistente nel garantire la libertà di esercizio del ministero petrino, richiede infatti un assetto istituzionale ed ordinamentale che sempre più prescinde dall’esiguità del proprio territorio, per assumere una complessità per alcuni tratti simile a quella degli Stati contemporanei.

Importante modifica della legislazione penale della Città del Vaticano

Abolizione dell’ergastolo, sostituito con un periodo di reclusione che varia tra i 30 e i 35 anni; enunciazione del giusto processo entro un termine ragionevole e della presunzione di innocenza dell’imputato; definizione del delitto di divulgazione di notizie e di documenti; riformulazione del delitto di circonvenzione dei minori, con una dettagliata specificazione di fattispecie. Sono queste alcune delle principali innovazioni introdotte nell’ordinamento penale dello Stato della Città del Vaticano.

Si tratta dei provvedimenti contenuti in tre nuove leggi, pubblicate giovedì 11 luglio, con cui la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano legifera su norme complementari in materia penale, modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, e su norme generali in tema di sanzioni amministrative.